ABOLIRE IL 25 APRILE? SENZA RITEGNO

Il governo propone di eliminare dal calendario le festività laiche: la Liberazione dal Nazifascismo, la Festa dei Lavoratori e la Festa della Repubblica verrebbero celebrate di domenica anziché il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno. Il ministro Tremonti e i relatori di maggioranza in Commissione Lavoro giustificano la proposta sostenendo che essa consentirebbe di ottenere un “formidabile aumento di produttività”. Ma la realtà è che i lavoratori italiani già lavorano molto più rispetto alla stragrande maggioranza dei paesi europei e alla media dei paesi OCSE, e ciò nonostante la produttività nazionale stagna da oltre un decennio. La verità è che siamo di fronte a un ulteriore attacco al lavoro e a un oltraggio alla memoria civile del Paese, che anche se esaminati da un punto di vista strettamente economicistico risultano privi di sostegni teorici ed empirici. Ancora una prova, dunque, dell’assenza di logica, oltre che di ritegno, della attuale linea di politica economica nazionale. Emiliano Brancaccio intervistato da Oscar Giannino.

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