Lo standard retributivo europeo sull’International Journal of Political Economy


L’International Journal of Political Economy ha pubblicato il paper di Emiliano Brancaccio, Current account imbalances, the Eurozone crisis and a proposal for a European wage standard.

Una versione divulgativa della proposta, in inglese, è contenuta nella relazione di Emiliano Brancaccio “For a European wage standard”, pubblicata negli atti del seminario “Reinassance for Europe. The Common Progressive Vision” organizzato dalla FEPS nel marzo scorso a Parigi. Una versione divulgativa in italiano è contenuta nel libro di Emiliano Brancaccio e Marco Passarella, L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa.

Uno dei limiti dell’attuale meccanismo di riequilibrio della zona euro è che esso risulta deflazionistico e recessivo, essendo interamente a carico dei paesi debitori. Questa contraddizione interna all’attuale assetto dell’eurozona non viene superata dalla cosiddetta “svolta” di Mario Draghi in Bce. Un modo per affrontarla alla radice consisterebbe nell’indurre i paesi creditori ad adottare politiche di espansione e di reflazione salariale, al fine di contribuire all’aggiustamento. La proposta di standard retributivo europeo agirebbe esattamente in questa direzione.

Come è noto, tuttavia, questa e tutte le altre proposte finalizzate a coinvolgere i paesi creditori nel meccanismo di riequilibrio europeo incontrano giganteschi ostacoli politici. Basti pensare che anche nel corso del seminario di Parigi esse sono state apertamente osteggiate dai rappresentanti della SPD. E’ questo uno dei problemi che tuttora minano la sostenibilità dell’Unione. Un problema che allo stato attuale non sembra sormontabile e che a lungo andare la Banca centrale europea non può risolvere, benché stia ormai palesemente adottando una “regola di solvibilità”.