CAPITALI IN FUGA? ARRESTARLI SI PUO’

Mentre Monti cerca consensi a Wall Street, il governo di Francois Hollande decide di accrescere le aliquote sui redditi più alti, sui patrimoni e probabilmente anche sui capitali. A conti fatti si tratta di interventi timidi, che non compensano i nefasti effetti dell’austerity alla cui logica anche Hollande si sottomette. Ma i capitalisti francesi reagiscono comunque e molti di essi minacciano di trasferirsi a Londra per non pagare le nuove imposte. Una significativa tassazione dei capitali è dunque solo un’illusione? In realtà durante il secolo scorso i prelievi sui redditi più alti e sui capitali erano molto maggiori di oggi. Essi tuttavia erano resi possibili dall’esistenza di controlli sui movimenti di capitale, che ostacolavano gli spostamenti delle ricchezze da un luogo all’altro del mondo. Se oggi si volesse davvero tassare i più ricchi bisognerebbe reintrodurre qualche limitazione alla fuga dei capitali verso quei paesi che si rifiutassero di partecipare a un’armonizzazione verso l’alto delle aliquote. Ne discutono Emiliano Brancaccio (Università del Sannio), Roberto Sommella (Milano Finanza), Jean Pierre Darnis (Istituto Affari Internazionali). Conduce Alessandro Marenzi.


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