Senato della Repubblica, 10 luglio 2025
“[..] In Italia più che altrove, una politica di ripresa salariale può essere intesa come ‘frusta competitiva’ per forzare gli imprenditori ad attuare innovazioni di processo e finalmente rilanciare anche la produttività. L’evidenza scientifica indica che la spinta salariale può rivelarsi una “frusta” virtuosa per un capitalismo nazionale imbolsito da prebende, evasione, e retribuzioni ai minimi europei. Del resto, le associazioni padronali hanno sempre operato al fine di creare divisioni politiche all’interno della classe lavoratrice. Ebbene, stavolta potrebbe risultare interessante verificare se una proposta di politica salariale intesa come ‘frusta competitiva’ possa incunearsi nel dibattito e dividere al loro interno le associazioni padronali: tra imprenditori già pronti a rispondere alla ‘frusta’ e imprenditori troppo abituati alle vecchie prebende per tollerarla..” (Emiliano Brancaccio).