“Emergenza salario” al Senato

Senato della Repubblica, 10 luglio 2025

        

“[..] In Italia più che altrove, una politica di ripresa salariale può essere intesa come ‘frusta competitiva’ per forzare gli imprenditori ad attuare innovazioni di processo e finalmente rilanciare anche la produttività. L’evidenza scientifica indica che la spinta salariale può rivelarsi una “frusta” virtuosa per un capitalismo nazionale imbolsito da prebende, evasione, e retribuzioni ai minimi europei. Del resto, le associazioni padronali hanno sempre operato al fine di creare divisioni politiche all’interno della classe lavoratrice. Ebbene, stavolta potrebbe risultare interessante verificare se una proposta di politica salariale intesa come ‘frusta competitiva’ possa incunearsi nel dibattito e dividere al loro interno le associazioni padronali: tra imprenditori già pronti a rispondere alla ‘frusta’ e imprenditori troppo abituati alle vecchie prebende per tollerarla..” (Emiliano Brancaccio).

video della conferenza su Radio Radicale

La spartizione

il manifesto, 10 luglio 2025

       

“..Dopo tre anni e mezzo di aggressioni da parte dell’esercito di Putin e un’escalation militare a mezzo di debiti verso l’Occidente, di fatto l’Ucraina è in bancarotta..”

“..Ecco perché Blackrock e gli altri investitori privati scalpitano per sfilarsi dal garbuglio ucraino. Meloni li supplica di fare almeno presenza alla cena di gala a Roma. Ma non basterà un pasto gratis per ammorbidirli. Le loro richieste per tornare in partita sono precise. Visto che non può pagare i debiti, all’Ucraina resta solo una via: liberalizzare per svendere..”

“..Se la Russia punta a mangiarsi l’Ucraina coi massacri delle armi militari, l’Occidente ci prova con le sottigliezze delle armi finanziarie. Con mani sporche di sangue o con guanti bianchi, sempre di spartizione si tratta. Eppure Meloni farà di tutto per mostrare che i “volenterosi” per l’Ucraina sono innanzitutto “generosi”. La celebrata generosità dei creditori.”

articolo completo sul manifesto

Brancaccio a REPORT sulla “trappola del debito” ucraino

REPORT – Rai Tre, 29 giugno 2025

    

“[..] Noi occidentali ci consideriamo particolarmente ‘generosi’ con gli ucraini. Ma a ben vedere l’Ucraina è pesantemente indebitata, con l’UE, con il FMI e con fondi di investimento privati, americani e britannici. E in molti casi, gli interessi da pagare risultano insostenibili. Nel 2015 il governo ucraino ha emesso titoli del debito pubblico di natura particolare: implicano il pagamento di interessi molto alti, ma solo nel caso in cui il paese cresca a un ritmo superiore al 4-5% annuo. A prima vista sembra una soluzione ragionevole: se cresci molto allora puoi permetterti di pagare molto. Ma le cose non sono così semplici. Nel 2022, a causa della guerra, l’Ucraina ha fatto registrare un crollo del Pil di circa trenta punti percentuali. Quindi, nel 2023, l’Ucraina ha segnato una crescita di circa cinque punti. Ma questa crescita successiva non è altro che l’ovvio rimbalzo che tipicamente segue una pesantissima caduta precedente: gli economisti, non a caso, lo chiamano ‘il rimbalzo del gatto morto’. Per i creditori esteri, però, questo fatto non è rilevante. Per loro conta soltanto che la crescita del Pil ucraino ha superato la soglia concordata, per cui deve scattare la clausola che impone il pagamento di interessi elevatissimi. In una situazione del genere, è chiaro che quei contratti di debito diventano una trappola [..]”

link alla trasmissione su Raiplay

L’imperatore non è pazzo, è indebitato

il manifesto, 22 giugno 2025

  

“..Un’anima bella potrebbe considerarla una splendida notizia. Una sorta di placida eutanasia dell’impero americano inondato dai debiti. Ma non è così facile. Messa alle corde, l’amministrazione degli Stati uniti potrebbe giocarsi il tutto per tutto: caricare il debito sui vassalli, esortarli a tagliare ancora il welfare per il riarmo e mobilitarli per ripristinare il dominio occidentale sul mondo. Una nuova pax americana, più che mai nel sangue. Donald Trump, dunque, non è semplicemente un pazzo. Il saltimbanco dai denti affilati, che minaccia di ammazzarti mentre sorride e tende la mano, è solo la perfetta incarnazione..”

articolo completo sul manifesto

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