economiaepolitica.it, 2 marzo 2011
La crisi europea non è finita: la divergenza tra i costi del lavoro per unità prodotta sta alimentando squilibri potenzialmente letali per l’Unione monetaria. Occorre uno “standard retributivo” per ridurre lo sbilanciamento tra paesi in surplus e paesi in deficit commerciale. L’interesse generale all’unità europea coincide con gli interessi dei lavoratori, siano essi tedeschi, italiani o greci.