Il Fatto Quotidiano online, 30 dicembre 2016
L’economista Emiliano Brancaccio: «Ormai persino nei rapporti dell’OCSE, del FMI e della Banca Mondiale si ammette che non esiste prova empirica dello slogan secondo cui la precarizzazione del lavoro stimolerebbe l’occupazione. Magari Gentiloni non ha idea di questi studi, ma Padoan li conosce bene. Sarebbe intellettualmente onesto se ne tenesse conto e li segnalasse al Premier»
Intervista di Valerio Valentini
«Dice di voler puntare sui giovani, sui disoccupati e sul Mezzogiorno. Ma al contempo rivendica la continuità del suo esecutivo con le politiche di Matteo Renzi». È questa, secondo Emiliano Brancaccio, la «palese contraddizione» riscontrabile nelle parole pronunciate da Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa di fine anno a Montecitorio. Docente all’Università del Sannio e promotore di vari appelli di economisti contro le politiche di austerità, Brancaccio indica un altro paradosso che è emerso dal discorso dal neo-premier: «Gentiloni ha indicato alcuni obiettivi ambiziosi in materia di rilancio dell’occupazione. Obiettivi inconciliabili, però, con una politica macroeconomica soggetta ai vincoli europei, che quindi resta votata all’austerity».
Nelle dichiarazioni rilasciate davanti ai giornalisti alla Camera, Gentiloni si è mostrato orgoglioso delle misure messe in campo dal suo predecessore a Palazzo Chigi: «Il Jobs Act è una ottima riforma. Nel contesto dell’economia italiana e dei suoi livelli di crescita – ha proseguito il presidente del consiglio – i nostri numeri sul lavoro a tempo indeterminato e sulla riduzione della disoccupazione vanno nella direzione giusta». Secondo Brancaccio, però, lo scenario descritto dalle ricerche di vari istituti internazionali è assai diverso: «Non c’è nulla di cui compiacersi. I dati ufficiali mostrano che dall’approvazione del Jobs Act in Italia l’occupazione è cresciuta molto meno della media europea. Questo risultato non deve meravigliare: ormai persino nei rapporti dell’OCSE, del FMI e della Banca Mondiale si ammette che non esiste prova empirica dello slogan secondo cui la precarizzazione del lavoro stimolerebbe l’occupazione. Magari Gentiloni non ha idea di questi studi, ma Padoan li conosce bene. Sarebbe intellettualmente onesto se ne tenesse conto e li segnalasse al Premier».
Continua a leggere su “Il Fatto Quotidiano online”