Econopoly, Il Sole 24 Ore – 18 marzo 2020
Il free-riding, la speculazione e più in generale il comportamento di soggetti privati mossi dal movente del profitto stanno già rallentando la ricerca contro il virus. Un efficace piano “anti-virus” richiede anche una immediata condivisione collettiva internazionale delle conoscenze scientifiche nella battaglia contro la pandemia.
di Emiliano Brancaccio (Università del Sannio) e Ugo Pagano (Università di Siena)
La crisi scatenata dall’emergenza del coronavirus impone un balzo in avanti nella coscienza e nell’azione di politica economica. Un documento pubblicato sul Financial Times ha già sottolineato l’urgenza di un coordinamento internazionale per implementare un immediato piano “anti-virus” in tre punti: immediato controllo di mercati dei capitali, massicci investimenti pubblici a partire dalla sanità e dalla ricerca per il rilancio della domanda effettiva, e interventi per rimediare a possibili “disorganizzazioni” dei mercati e conseguenti strozzature dal lato dell’offerta.
Un aspetto di questo piano ci sembra di particolare urgenza. Occorre denunciare che il free-riding, la speculazione e più in generale il comportamento di soggetti privati mossi dal movente del profitto stanno già determinando gravi rallentamenti nella ricerca contro il virus. […]
Continua a leggere su Econopoly – Il Sole 24 Ore
Per approfondimenti: