“…Alcuni nostri critici provano a obiettare che non tutte le guerre possono essere interpretate alla luce della nostra chiave interpretativa. Come esempio, qualcuno ha citato il conflitto tra palestinesi e israeliani. Ma questo è ovvio: si possono fare vari esempi di guerre minori in cui la questione dello squilibrio tra debito e credito e i connessi processi di centralizzazione capitalistica non sono così visibili. La nostra tesi, tuttavia, è che le guerre principali sono regolate dalla ‘legge’ capitalistica che abbiamo evidenziato. E queste guerre principali hanno poi ricadute importanti anche sulle guerre minori. Inclusa, a ben vedere, anche quella tra palestinesi e israeliani. Basti notare un fatto: il problema del ritiro americano dall’Afghanistan e dall’Iraq, dovuto anche all’ingente debito estero statunitense, ha aperto una discussione in Israele. C’è chi teme che la crescente difficoltà di rifinanziare quello che nel nostro libro chiamiamo il “circuito militar-monetario” americano possa accrescere i rischi di isolamento di Israele. Forse, il fatto che questo meccanismo di finanziamento si sia inceppato c’entra anche con gli sviluppi del conflitto con i palestinesi…”
(stralci dall’intervento di Emiliano Brancaccio del 9 giugno 2023 presso l’Istituto Gramsci Toscano, in occasione del dibattito sul libro ‘La guerra capitalista’ di E. Brancaccio, R. Giammetti, S. Lucarelli – link al dibattito completo).