GLI EFFETTI DELLA GUERRA SUL “FRIEND SHORING” AMERICANO

“….Il problema sono sempre le liste di “amici e nemici” che caratterizzano questa nuova era di protezionismo americano. Se i nuovi venti di guerra metteranno in crisi la logica degli accordi di Abramo e renderanno più difficile l’adesione al blocco americano dell’Arabia Saudita, e poi degli Emirati Arabi, e poi ancora dell’Bahrein e di altri grandi produttori di energia, il risultato è che il progetto statunitense del “friend shoring”, che voleva essere un tentativo di risposta alla crisi egemonica americana, rischia di diventare una politica molto impegnativa, per certi versi contraddittoria. Penso ad esempio al fatto che, durante le crisi in Medio Oriente, uno dei sostituti classici dell’energia proveniente da quell’area è sempre stata la Russia. Oggi, evidentemente, la Russia non può essere un sostituto. Ecco, queste contraddizioni energetiche complicano molto il quadro del “friend shoring” americano….” (da un’intervista a Emiliano Brancaccio su Radio Popolare, 11 ottobre 2023)