il manifesto, 15 ottobre 2024
Nobel 2024 per l’economia ad Acemoglu, Johnson e Robinson. Fra le tesi degli studiosi, alcune linee apertamente anti-marxiste. Date le specificità istituzionali, politiche e culturali di ciascun paese, non ha senso mettersi a ricercare una «legge di tendenza» del capitalismo che possa risultare valida in generale.
“[..] Senza nascondere l’ispirazione marxiana, Piketty sostiene l’esistenza di una «legge» capitalistica che spiegherebbe la crescita delle disuguaglianze degli ultimi decenni: quando i tassi di profitto e d’interesse superano gli aumenti del reddito, il capitale cresce più rapidamente dei salari e così «i ricchi diventano sempre più ricchi». Ma Acemoglu non è persuaso. A suo avviso, anche le disuguaglianze hanno andamenti diversi a seconda delle istituzioni delle diverse nazioni. Cercare una tendenza generale sarebbe dunque una perdita di tempo. Il metodo scientifico richiede però che l’ultima parola spetti alle evidenze [..]”
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