LE CONDIZIONI ECONOMICHE PER LA PACE

LE CONDIZIONI ECONOMICHE PER LA PACE
di Emiliano Brancaccio
MIMESIS, Milano, 2024
ISBN: 979-12-2230-915-6
Pagine 198

“I ‘geopolitici’ di grido interpretano la guerra come fosse mera conseguenza di controversie ideali, religiose, etniche, al limite territoriali. Quasi mai come l’esito violento di dispute economiche, alimentate dai grandi conflitti capitalistici di questo tempo. Diciamo le cose come stanno: per scoprire le cause delle attuali tensioni belliche e avviare un concreto percorso di pace, il contributo di questi analisti non serve a nulla.”

Dopo il successo de “La guerra capitalista”, in questo nuovo libro Emiliano Brancaccio sviluppa le sue tesi sulle guerre in corso e sulle loro cause sotterranee: dagli squilibri finanziari maturati negli anni del globalismo incontrollato alla reazione protezionistica americana. Innovatore del pensiero economico critico e ispiratore di un noto appello sottoscritto da vari esponenti del mondo accademico e pubblicato sul Financial Times e Le Monde, Brancaccio indica una via per la pacificazione delle relazioni internazionali. Dall’estensione dei conflitti militari in Europa, Medio Oriente e oltre, la lezione da trarre dovrebbe esser chiara: in assenza di “condizioni economiche per la pace”, le contraddizioni capitalistiche mondiali ci sospingono verso il buio di una guerra su larga scala.

Emiliano Brancaccio è docente di politica economica presso l’Università degli studi del Sannio. È stato protagonista di dibattiti con esponenti di vertice della teoria e della politica economica del nostro tempo, tra cui Olivier Blanchard, Daron Acemoglu, Vernon Smith, Mario Monti, Romano Prodi e altri. Assieme a Robert Skidelsky ha redatto l’appello sulle Condizioni economiche per la pace, pubblicato su “Financial Times”, “Econopoly del Sole 24 Ore” e “Le Monde”.

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INDICE DEL VOLUME

Introduzione. LA MATERIA DELLA GUERRA. Lo sconcertante paradosso del debito americano. Dalla guerra al protezionismo o viceversa? Il Fmi e le condizioni economiche per la pace. Crosetto, un pesce piccolissimo. L’errore di Draghi e Meloni sulla via della seta. Il tabù delle cause materiali della guerra. Israele, Gaza e la guerra economica globale. L’Italia nella tenaglia del Mar Rosso. Cari pacifisti, non abbassatevi al livello dei guerrafondai. DIALOGHI SU GUERRA E PACE. “Senza un accordo economico globale si otterranno solo tregue tra una guerra e l’altra” (con Umberto De Giovannangeli). Dalla competizione economica allo scontro militare (con Marco Bertorello e Danilo Corradi). Eros della guerra (con Elisa Cuter). LA LOGICA VIOLENZA DEL CAPITALE. Lo sviluppo della violenza (di Emiliano Brancaccio e Domenico Suppa). Risposta ai critici de ‘La guerra capitalista’ (di Emiliano Brancaccio e Stefano Lucarelli). Il problema della “pace capitalista” (di Emiliano Brancaccio, Rosaria Rita Canale, Claudio Cozza). Centralizzazione imperialista, guerra e pace (di Emiliano Brancaccio, Raffaele Giammetti, Stefano Lucarelli). APPELLO: LE CONDIZIONI ECONOMICHE PER LA PACE (con Robert Skidelsky e altri). Ringraziamenti. Bibliografia. Indice dei nomi.

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ANTEPRIMA

“[..] L’aspetto forse più sconcertante di questo esperimento mentale è che difficilmente a qualcuno verrà di pensare a un altro possibile consigliere del principe, completamente diverso da quelli elencati. È il cosiddetto “oligarca”, che magari entra in sala, senza attender cenni si mette comodo in poltrona e con tono intimo ammonisce il leader russo, osando persino nominarlo col vezzeggiativo dei bei tempi andati: “Vova, stanno bloccando le nostre esportazioni di capitali. Fai qualcosa, falla in fretta”. Se ci pensiamo bene, rispetto alle altre ipotesi quest’ultima suona più realistica. Come vedremo, è anche la più supportata dall’evidenza. Eppure di essa non vi è traccia nelle narrazioni prevalenti sulla guerra. Questo è il problema [..]”