Uno scontro in atto sulla nomina del nuovo governatore di Bankitalia. Tremonti spinge per il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli, mentre Berlusconi e Draghi sostengono la candidatura interna di Fabrizio Saccomanni, attuale direttore generale di Palazzo Koch. L’importanza della nomina deriva anche dal fatto che il nuovo governatore siederà nel Consiglio direttivo della Banca centrale europea, dal quale dipenderanno molte delle sorti future della zona euro. Ma quanto realmente sappiamo della visione e degli orientamenti di politica monetaria dei candidati? E’ giusto che i tecnocrati siano nominati “al buio” o sarebbe meglio un confronto pubblico sul merito delle posizioni che essi assumeranno nelle sedi istituzionali? E più in generale, il futuro che si annuncia sarà più tecnocratico o più democratico? Un confronto tra Giulio Sapelli (Università Statale di Milano) e Emiliano Brancaccio (Università del Sannio) . Conduce Oscar Giannino.
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