LA BOLLA DI DRAGHI

Grande è la fiducia dei commentatori nel potenziale taumaturgico del “Quantitative Easing” avviato dalla BCE. Ma quali saranno i reali effetti di questa manovra? Per esempio, ci sarà un aumento del credito a favore dei lavoratori e delle imprese? In realtà, in assenza di un piano di investimenti pubblici, la liquidità immessa nel mercato finanziario potrebbe limitarsi ad alimentare una nuova bolla speculativa, vale a dire una crescita dei prezzi dei titoli sempre più sganciata dai loro rendimenti effettivi. Oltretutto i rischi dell’intera operazione saranno in larga misura a carico delle Banche centrali nazionali: una sostanziale “rinazionalizzazione” della politica monetaria che non lascia presagire un futuro roseo per l’euro. Gerardo Greco intervista Emiliano Brancaccio (Università del Sannio).