Linkiesta, 29 ottobre 2019
La guerra dei dazi e il rallentamento della crescita mondiale sembrano segnali di una recessione che potrebbe creare un nuovo shock, esattamente a 90 anni dal crollo del 1929. L’economista Emiliano Brancaccio: «Il FMI segnala rischi elevati tra le istituzioni finanziarie non bancarie, e i prezzi delle azioni sono di nuovo sganciati dai dividendi». Un’intervista di Andrea Fioravanti.