Econopoly – Il Sole 24 Ore, 20 maggio 2020
di Emiliano Brancaccio e Luigi Cavallaro
Nell’infinita controversia con la Corte di giustizia dell’Unione Europea, la Corte costituzionale tedesca ha ragione nel sostenere che l’azione della Bce potrebbe aver violato il principio di “neutralità” della politica monetaria e i Trattati che ne disciplinano le attribuzioni. Ma questa ragione si fonda su un fatto che né i giudici di Lussemburgo né quelli di Karlsruhe possono ammettere: la Bce non può perseguire l’agognata neutralità semplicemente perché questa non esiste. E se non esiste la neutralità, non è ammissibile nemmeno l’indipendenza politica del banchiere centrale.